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Ti è mai capitato di accorgerti che certi tuoi comportamenti ti danneggiano, eppure ugualmente, senza motivo, continui a ripeterli e di pensare che in questo ci poteva essere del masochismo verso te stesso? Tante volte è proprio così.

Il Masochismo Psicologico è un concetto esteso e complesso della psicologia e della psicoanalisi, che descrive un modello di comportamento non sessuale in cui l’individuo manifesta una tendenza inconscia a ricercare, accettare o persino indurre la propria sofferenza emotiva, la frustrazione, l’umiliazione o il fallimento nelle aree cruciali della vita.

A differenza del masochismo sessuale (che è focalizzato sull’eccitazione fisica), il masochismo psicologico opera a livello delle dinamiche relazionali e dell’identità personale, influenzando scelte, obiettivi e relazioni.

La psicologia moderna definisce il masochismo non come una singola condizione, ma come un ventaglio di comportamenti che spaziano da una forma di espressione sessuale consensuale e non patologica, fino a un profondo tratto della personalità o a un vero e proprio disturbo clinico codificato. L’elemento unificante è la ricerca o l’accettazione del dolore, della sofferenza o dell’umiliazione come fonte di gratificazione.

Nella mia professione di  psicologo e psicoterapeuta a Trento, ho aiutato molte persone a cambiare questo loro aspetto disturbante.

LE DINAMICHE RELAZIONALI DEL MASOCHISMO

Il Masochismo Psicologico è la manifestazione più sottile e diffusa, non legata direttamente all’eccitazione sessuale, ma che permea il comportamento e le dinamiche relazionali quotidiane.

  • Il Ruolo della Sofferenza: La persona masochista sembra ricercare o accettare passivamente situazioni che portano a fallimenti, frustrazioni, insoddisfazione o maltrattamenti da parte degli altri. Questo può manifestarsi come auto-sabotaggio professionale o il rifiuto di opportunità positive.
  • La Dinamica Inconscia di Autopunizione: La fonte profonda è spesso un senso di colpa inconscio (eccesso di Super-Io) che richiede una costante espiazione. La sofferenza funge da biglietto d’ingresso per sentirsi degni o autorizzati a esistere.
  • Relazioni Disfunzionali: L’individuo tende a instaurare legami con partner che lo svalutano o lo dominano, confermando così la propria immagine negativa e trovando una strana “gratificazione” nella conferma del proprio ruolo di vittima.
  • Il Paradosso del “Piacere nel Dolore”: Il “piacere” (o gratificazione) deriva non tanto dall’essere maltrattati, ma dalla risposta emotiva che ne consegue: può essere l’attenzione degli altri, la compassione o la sensazione di aver pagato il proprio debito morale, permettendo così al soggetto di autoassolversi temporaneamente.

MANIFESTAZIONI DEL MASOCHISMO PSICOLOGICO

Il masochismo psichico non si manifesta in pratiche esplicite di dolore, ma in schemi di vita ripetitivi e autodistruttivi.

  1. AUTO-SABOTAGGIO E FALLIMENTO RIPETITIVO

È la tendenza a distruggere inconsciamente le proprie possibilità di felicità o successo. L’individuo masochista può:

  • Fallire al culmine del successo: Raggiungere un obiettivo importante e subito dopo commettere un errore che lo annulla, o ammalarsi gravemente, quasi per “punirsi” del successo ottenuto.
  • Rifiutare opportunità: Rifiutare promozioni, relazioni positive o miglioramenti di vita che lo renderebbero felice o appagato.
  • Ritorno alla Sofferenza: Sentirsi a disagio o colpevole quando le cose vanno bene, e cercare attivamente di riportare la propria vita a uno stato di sofferenza familiare.
  1. SCELTA DI RELAZIONI DOLOROSE

Una delle manifestazioni più evidenti è la tendenza a ricercare e mantenere relazioni insoddisfacenti, abusanti o emotivamente distruttive:

  • Partner Punitivi: Scegliere costantemente partner anaffettivi, critici, dominanti o infedeli che li maltrattano o li rendono infelici.
  • Ruolo di Vittima Permanente: Posizionarsi sistematicamente come la vittima sacrificale, giustificando o minimizzando i maltrattamenti subiti. Il dolore relazionale, in questo contesto, può essere l’unico modo (inconscio) di percepire un legame affettivo.
  1. ECCESSO DI SACRIFICIO E DOVERE

L’individuo masochista si sottopone a un’eccessiva quantità di lavoro, doveri o sacrifici, spesso a proprio discapito, e prova piacere o un senso di superiorità morale in questa condizione di estremo sforzo:

  • “Martirio”: Assumere un carico sproporzionato di responsabilità per gli altri, ignorando i propri bisogni o la propria salute, e lamentandosi del peso pur rifiutando aiuto.
  • Ricerca di Attenzione tramite la Pena: La sofferenza e il sacrificio diventano una forma di comunicazione e un modo per guadagnare affetto e riconoscimento (“Guarda quanto sto soffrendo per te/per questo”).

DINAMICHE PSICOANALITICHE E MOTIVAZIONI INCONSCE

La comprensione del masochismo psicologico è stata ampiamente sviluppata da Sigmund Freud, che lo definì anche Masochismo Morale, legandolo a processi inconsci:

  1. IL SUPER-IO PUNITIVO

Freud riteneva che il masochismo morale fosse legato a un Super-Io (la coscienza morale, l’istanza che interiorizza le norme sociali e i divieti) eccessivamente severo e sadico.

  • Il Super-Io esige una punizione per i “crimini” o i desideri aggressivi e proibiti dell’Es (le pulsioni).
  • L’individuo masochista anticipa e subisce attivamente questa punizione per placare il Super-Io, o per evitare una punizione ancora più grave (ansia di castrazione).
  1. BISOGNO INCONSCIO DI ESPIAZIONE E COLPA

Il motore principale è spesso un profondo e talvolta nascosto senso di colpa. Il soggetto, sentendosi inconsciamente in colpa (magari per aggressività repressa, desideri proibiti, o traumi passati), ritiene di non meritare la felicità o la pace. La sofferenza auto-inflitta (fallimenti, dolore relazionale) funge da espiazione e ristabilisce l’equilibrio morale distorto.

  1. LA TRASFORMAZIONE DELL’AGGRESSIVITÀ

Secondo la teoria freudiana, il masochismo è anche l’aggressività (sadismo) originariamente rivolta verso l’esterno, che viene rivolta contro il Sé. Il desiderio di far soffrire un altro viene deviato e trasformato nel desiderio di far soffrire se stessi, placando il Super-Io e allo stesso tempo gratificando in modo perverso la pulsione.

  1. IL PARADOSSO DEL PIACERE

Il masochista morale trae una forma di piacere (libido) non dal dolore in sé, ma dal risultato della sofferenza:

  • Approvazione Inconscia: Il Super-Io si placa temporaneamente, riducendo l’ansia.
  • Riconoscimento e Affetto: La sofferenza auto-imposta può suscitare compassione e attenzione dagli altri, fornendo un surrogato di affetto che l’individuo non crede di poter ottenere altrimenti.

In sintesi, il masochismo psicologico è un meccanismo difensivo complesso che trasforma l’impulso all’auto-punizione in uno stile di vita, garantendo un’illusoria stabilità e prevenendo un’ansia ancora maggiore derivante dal conflitto tra i desideri inconsci e la severità della coscienza.

IL MASOCHISMO SESSUALE

Questa è la forma più nota e definita del fenomeno. Il Masochismo Sessuale (Parafilia)

implica che l’eccitazione sessuale o l’orgasmo siano intrinsecamente legati all’atto di ricevere dolore, essere umiliato, legato, percosso, o altrimenti fatto oggetto di abusi fisici o verbali, ma sempre all’interno di un contesto consensuale di gioco di ruolo o BDSM (Bondage-Legatura, Dominance-Dominazione, Sadism, Masochism.).

  • Contesto Clinico: Non è l’atto in sé a costituire un disturbo, ma la sua pervasività e la sofferenza che ne deriva. Viene classificato come Disturbo da Masochismo Sessuale (una parafilia) solo quando il comportamento provoca disagio significativo o compromissione nel funzionamento sociale e lavorativo dell’individuo, oppure quando è praticato in modo pericoloso. Ad esempio la pratica dell’asfissiofilia, per raggiungere l’orgasmo attraverso la restrizione dell’ossigeno, che può essere letale.
  • La Consensualità: Nelle pratiche BDSM sicure e consensuali, il masochismo sessuale è un’espressione della sessualità, dove la negoziazione dei limiti e l’uso di una parola di sicurezza (come safeword) sono fondamentali per mantenere il controllo e la sicurezza.

Quando si attuano comportamenti non consensuali si può arrivare all’abuso e alla violenza. Nel campo della mia professione mi occupo anche di supporto per abusi e antiviolenza a Trento.

MASOCHISMO NARCISISTICO

Questa prospettiva evidenzia il masochismo come un meccanismo di regolazione dell’autostima e di difesa (Self-Esteem Regulation).

  • Controllo e Potere: L’individuo, che si sente internamente fragile, ricerca il dolore o la sottomissione per esercitare l’unica forma di controllo che ritiene possibile: la scelta di quando, come e quanto soffrire. Soffrendo volontariamente, ottiene un senso di potere che altrimenti non avrebbe.
  • Identità di Martire: La sofferenza è investita per costruire un’identità eroica di “vittima stoica” che, anche nel fallimento o nell’umiliazione, ottiene ammirazione, lode e attenzione (quindi nutrimento narcisistico).

DINAMICHE PSICOLOGICHE SOTTOSTANTI

Comprendere il masochismo richiede di analizzare le motivazioni psicologiche che trasformano il dolore in ricompensa:

  • Il Paradosso del Controllo: Subire volontariamente il dolore, specialmente in un contesto controllato (come in una sessione BDSM), può fornire un senso di controllo sulla propria sofferenza. Per chi ha vissuto traumi o abusi in passato (esperienze in cui il dolore era incontrollato), il dolore scelto attivamente ripristina l’agenzia personale.
  • Identificazione con l’Aggressore: In alcuni casi, il masochismo è una riedizione o una trasformazione di sofferenze subite (ad esempio, abusi infantili). Il soggetto può rivivere la scena da sottomesso, ma con il potere di interrompere o di dare un significato al dolore, trasformando il trauma passivo in un piacere attivo.
  • Il Sadomasochismo: Due Facce della Stessa Medaglia: Il masochismo è il polo opposto del sadismo (il piacere di infliggere dolore). Spesso coesistono e si completano in quella che viene definita sadomasochismo. Il sadismo è associato all’espressione del potere e del dominio, mentre il masochismo è associato alla sottomissione e al rilascio del controllo. Molti individui sono in grado di assumere entrambi i ruoli (switch).

TRATTAMENTO E INTERVENTO

Il masochismo non richiede un trattamento se è una manifestazione consensuale e sicura della sessualità (Masochismo Sessuale non patologico). L’intervento terapeutico è necessario quando il comportamento masochistico (sia sessuale che morale) è classificato come Disturbo a causa del disagio significativo che causa, o se comporta un grave rischio per la vita o la salute fisica/psichica.

  • La Psicoterapia è la cura più comune.
  • La Psicoanalisi esplora le dinamiche inconsce e i conflitti interiori (come il senso di colpa e il bisogno di punizione) che sottendono il comportamento.
  • La terapia Cognitivo-Comportamentale: Si concentra sull’identificazione e la modifica degli schemi di pensiero disfunzionali che portano all’auto-sabotaggio e alla scelta di relazioni dannose, aiutando l’individuo a sviluppare meccanismi più sani e a costruire relazioni.

Se stai vivendo un periodo difficile e ti riconosci in ciò che hai letto, sappi che possiamo affrontare insieme la possibilità di uscirne. Contattami per un primo colloquio gratuito. Posso aiutarti anche se stai cercando uno psicologo per rabbia e aggressività.